Riflessi d’acqua e di pensiero: un incontro tra scienza e intuizione
Nel salone della Basilica Palladiana, a Vicenza – al centro di una grande chiglia rovesciata – ci siamo chiesti quale sia per noi il significato dell’arte e della natura, e quale fosse invece il senso che artisti come Leonardo Da Vinci, Jacopo Bassano e Gianandrea Gazzola hanno percepito e hanno voluto trasmettere. Siamo molto felici di essere stati invitati all’esposizione “Tre capolavori a Vicenza”, per il ciclo di incontri Carta Bianca, organizzati da Cereal Docks.
È stata un’occasione per esplorare il tema della natura e dell’acqua, attraverso prospettive opposte ma complementari. Dal metodo scientifico di Leonardo Da Vinci, che svela le regole e gli algoritmi del visibile, al ponte tra l’impeto delle sfide e il vantaggio di metodi e strumenti evocato da Jacopo Bassano. Infine, la visione di Gianandrea Gazzola, che rappresenta una natura che connette il mondo esterno e la dimensione interiore: un dialogo tra razionalità e intuizione, tra scoperta e introspezione. Per Leonardo la natura è motore e oggetto di un’indagine implacabile in cui consumare le proprie giornate, per penetrare i segreti che gli permettono di sfidarla. I tre fogli presenti alla mostra rappresentano proprio questo. Il primo disegno indaga come cambia la nostra percezione del colore a seconda dell’ombra, il secondo ragiona su come viaggia la luce e come reagisce quando incontra uno specchio concavo e il terzo disegno mostra come si trasmette la forza, esemplificata con palle di cannone. Guardare, per scoprire. Vedere, per intercettare i meccanismi, per portare soluzioni. Anche Novalia, come Leonardo, affronta la realtà con uno sguardo indagatore, cercando di decifrare i meccanismi più profondi che regolano il mondo del business e dell’innovazione. Se per Leonardo la natura è un enigma da svelare attraverso il disegno, per noi ogni azienda, ogni progetto e ogni incontro sono un sistema complesso da analizzare, comprendere e trasformare.
Anche nel dipinto di Jacopo Bassano, I santi Antonio e Crescenzio che intercedono presso la Vergine per le vittime dell’alluvione del fiume Colmeda, la furia dell’acqua travolge le vite, mentre l’intercessione divina simboleggia la speranza di una salvezza. Allo stesso modo, le aziende si trovano spesso di fronte a forze imprevedibili e complesse, che minacciano di sopraffarle. Ma come l’umanità ha domato le acque grazie all’ingegno e alla tecnologia – come testimoniato dal trattato Tre discorsi sopra il modo d’alzare acque da’ luoghi bassi di Giuseppe Ceredi, esposto a fianco – così Novalia guida le imprese con metodo e strumenti strategici. Dove il caos sembra dominare, la conoscenza trasforma il rischio in opportunità: anche Altopiano, come riflesso digitale, diventa il simbolo di come l’ingegno dell’uomo ha saputo governare la natura.
Ma le aziende, come l’arte e la vita, sono composte da persone, da sentimenti, da rapporti umani. L’opera di Gianandrea Gazzola, Per Silentia III, è uno specchio d’acqua profondo pochi centimetri nella quale sono presenti delle lamelle metalliche, che vibrano con frequenze impercettibili all’orecchio umano, generando un movimento visibile solo attraverso i riflessi. Anche in azienda, le dinamiche più importanti sono quelle sottili, nascoste, che si manifestano attraverso segnali non verbali, tensioni latenti e dinamiche relazionali. Novalia, nel suo lavoro, ha imparato a cogliere le emozioni e le motivazioni profonde delle persone con cui lavora, a leggere i riflessi come fa l’acqua, che raccoglie e proietta l’architettura invisibile del suono. Perché il successo di un intervento in azienda non sta solo nell’applicazione di strumenti e strategie razionali, ma nella capacità di interpretare le correnti sotterranee che muovono una squadra o un’organizzazione. Un ringraziamento speciale a Cereal Docks per averci invitato a vivere questa esperienza. E osservando il lavoro di grandi artisti, abbiamo riconosciuto i valori che anche noi desideriamo portare ogni giorno nel nostro lavoro: l’armonia della natura, dei suoi diagrammi scientifici, perfetti e complessi algoritmi, ma senza dimenticare che, come nell’acqua e nella luce, è nei dettagli invisibili che si nasconde la vera trasformazione.